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libreria economia

04 Ago 2017

Il valore del Petrolio: 55 Usd/BBl un limite che verrà difficilmente superato

Scritto da

Ho iniziato a lavorare nel campo del petrolio nel 2006. Prima ancora di finire l`Universita, ho fatto un colloquio con un recruiter e pochi mesi dopo ho iniziato a lavorare come tecnico in una società di servizi. Inizialmente l`aspetto macroeconomico del petrolio non mi era chiaro e non ne ero particolarmente interessato. Avevo un background fortemente tecnico e credevo che saper fare il mio lavoro in modo soddisfacente fosse quello di cui avevo bisogno, del resto non mi interessavo molto. In breve mi sono accorto che non era così e quindi ho comnciato ad informarmi di situazioni generali che avrebbero influenzato il futuro della mia industria.


In quel periodo c'erano molte chart che circolavano e ogni anno sembrava che il Peak of production del petrolio fosse raggiunto, che da quel momento un periodo difficilissimo sarebbe iniziato e che il valore del petrolio sarebbe schizzatto alle stelle. Nessuno dava ascolto ad una persona incredibilmente bene informata che sostenva sempre: "l'età della pietra non é finita perché sono finite le pietre" (Ministro del petrolio dei Saudi Arabia). Oggi il significato di quella affermazione è piu chiaro ed attuale di quanto non sia mai stato.

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Proviamo ad immergerci nella situazione di 10 anni fa. La domanda energetica cresceva regolarmente (a parte nel 2008 quando la crisi finanziaria aveva limitato lo sviluppo mondiale) e le compagnie petrolifere cercavano sempre modi meno convenzionali per soddisfare la futura domanda: sviluppo di ricerca convenzionale, offshore, in acque profonde, Sub Salt, Pre Salt etc… A questo punto, l'ultima forntiera sembrava essere lo sviluppo di giacimenti in acque profonde o ultraprofonde che davano ottimi risultati ma richiedevano l’investimento di vari Miliardi di Dollari per lo sviluppo di un singolo campo. Inoltre i tempi fra scoperta e messa in produzione erano di vari anni (5-10 dipendendo dalla compelssità del progetto: quello Kashagan dell`Eni in Khazakhistan ha richiesto 13 anni).
La capacità di scoprire abbastanza giacimenti da essere in grado di coprire il futuro fabbisogno sembrava una sfida difficile da vincere. Per qualche motivo, che oggi non mi è ancora chiaro, non ho mai veramente creduto che il petrolio sarebbe finito e ho sempre creduto che sarebbero state le dinamiche economiche a cambiare prima che il petrolio finisse.

grafico oil

WTI Crude Oil Prices

Negli ultimi 10 anni, 2 eventi particoalrmente importanti hanno cambiato il panorama mondiale: lo sviluppo dello Shale Gas/oil (capacità di produrre gas e olio dalle argille) e lo sviluppo delle energie alternative (in questo campo dobbiamo sottolineare l'importanza di Elon Musk che ha da solo generato una spinta all' innovazione riducendo di vari anni i tempi necessari e riuscendo, fra l`altro, a rendere cool la macchina elettrica) che hanno cominciato a concentrarsi proprio in quel campo, la locomozione, che era la roccaforte del petrolio. Certo, ci sono stati moltissimi altri eventi in questi anni sia tecnici (perforazioni orizzontali che hanno permesso dei ROI dei pozzi impensabili fino a pochi anni prima) che politico/economici (Paris agreement), ma alla fine questi 2 esempi riassumono I cambiamenti piu significativi.

Perchè Shale gas/Oil e importante? Innanzitutto grazie a questo nuovo modo di produrre petrolio e gas gli Stati Uniti hanno raggiunto la massima produzione di idrocarburi della loro storia il che è qualcosa di incredibile se consideriamo che lo sfruttamento degli idrocarburi è nato proprio negli USA ben più di 100 anni fa; ma forse ancora più importante è la differenza fra il metodo di produzione tipico dello shale gas e dei giacimenti convenzionali.
Abbiamo già detto che per giacimenti convenzionali è necessario un piano di sviluppo di 5-10 anni. Questo significa che l`inerzia dei progetti è grandissima e gli investimenti necessari mastodontici. Questo tipo di situazione rendeva possibile, per gli stati appartenenti all`OPEC, di regolare la quantità di petrolio sul mercato e di conseguenza il suo prezzo. Nel caso dello Shale gas & Oil, principalmente negli stati Uniti, I tempi fra perforazione e messa in produzione di un pozzo sono di circa 3 mesi. Questo significa che se oggi il petrolio raggiunge I 55 Dollari, io comincio a perforare e fra pochi mesi la produzione aumenta e io riesco a rientrare del mio investimento. Questo è un cambio epocale. Il ruolo che è sempre stato proprio dell OPEC di agire come swinger per alzare o abbassare il prezzo del petrolio non ha piu senso, perché nel momento in cui la riduzione della produzione messa in atto dai vari paesi membri spinge il costo del petrolio su, i vari produttori di Shale Oil and gas negli stati Uniti, possono approffitarne aumentando la propria produzione e avvantaggiarsi di questo valore. Ovviamente la capacita di questo tipo di produzione negli USA, (senza andare troppo nei dettagli da nessun altra parte del mondo fino a oggi lo shale Oil&Gas ha dato I risultati sperati) non è illimitata ma fino ad oggi non abbiamo ancora scoperto il suo limite e tutti gli sforzi fatti dall`OPEC di ridurre di 1.8 M bbl/D sono stati riassorbiti. Nel Corto e medio termine questo pone un Cap al valore del petrolio di circa 50-60 Usd/bbl.

Nel Lungo termine le energie alternative porrano il cap definitivo al valore del petrolio. Mai nel passato c'era stata una fonte di energia che era risucita a spiazzare il petrolio come scelta per la locomozione, adesso con le migliorie che stanno avvenendo nel campo delle batterie (necessarie per non subire l`influenza della alternanza tipica delle energie alternative) e delle macchine elettriche sembra che questo momento stia arrivando.

In uno dei prossimi articoli, parlerò più nello specifico di questo cambiamento e delle possibili implicazioni. Il concetto base è che con sempre più energia che viene prodotta da fonti rinnovabili e l`aumento dell`efficenza delle macchine, il fabbisogno di petrolio è previsto raggiunga il suo punto di massimo nel 2024. Questo significa che fra circa 6-7 anni raggiungeremo il Peak of Demand (NB non il Peak of production che era temuto ed atteso10 anni fa).
Se questo succederà come atteso (immagino che il fatto che gli USA si siano ritirati dal Paris Agreement possa ritardare questo processo di 1 anno al massimo) che la richiesta di petrolio resterà stabile per un paio di anni dopodichè comincerà a calare in maniera lenta ma irreversibile. Questo non significa che non servirà più petrolio ma semplicemente che sarà necessario cercare sempre meno nuovi giacimenti per rimpiazziare quelli in esaurimento mantenendo una produzione stabile o in diminuzione. Servirà meno ricerca di giacimenti, quindi tutte quelle industrie fortemente basate sulla ricerca di nuovi giacimenti diventeranno inutili (compagnie di servizi in primis). Le Oil Companies invece saranno probabilmente in grado di sopravvivere questo cambiamento in modo più semplice perchè diventeranno Compagnie di energia, e faranno sempre più affidamento sulle loro capacità di gestire l`energia in termini di Donwstrem (distribuzione). Esse dovranno solo reinventare la propria capacita di produrre energia, cosa che Shell, ENI Total etc… stanno già facendo.

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Con questo breve articolo ho cercato di riassumere il mio punto di vista sul futuro a breve e lungo termine del valore del petrolio . Per riassumere, mi aspetto che il valore non cresca per almeno i prossimi 2-3 anni, per poi abbassarsi in modo definitivo in 7-8 anni. Dipendendo dalla capacità dello Shale Gas di coprire I tagli dell`Opec e la riduzione di produzione che seguirà l'attuale mancata esplorazione, potrebbe esserci un nuovo breve periodo di aumento del valore del petrolio fra il 2020-2023.

Luca Xerri

Luca Xerri, was born in Bologna in 1981 and graduated in engineering in 2005. He has since been working internationally for 10 years in the Oil business. He recently cofounded Arimedio whose purpose is to give access to the Hep-C treatment to the largest amount of people.

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