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La matrice della conoscenza in HumanEuropeCapital

La matrice SECI sviluppata da Nonaka, e Takeuchi può essere rappresentata come indicato dagli economisti nel 1995 e commentata pensando alla piattaforma HumanEuropeCapital.

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Socializzazione

La conoscenza tacita è detenuta da persone fisiche ed è costantemente arricchita dalle loro esperienze. La socializzazione riguarda la condivisione della conoscenza tacita attraverso la comunicazione, la scrittura di articoli e la condivisione. Human Europe Capital aiuta il processo di condivisione delle informazioni tacite quindi degli articoli dividendo in materie i vari argomenti trattati.

Esternalizzazione

La conoscenza tacita è convertita in conoscenza esplicita con lo sviluppo degli articoli degli autori e la descrizione dei concetti viene approfondita.

Combinazione

Quando la conoscenza è esplicita, può essere combinata. Gli articoli sono esperienza o semplici idee degli Autori.

Internalizzazione

Ciò si verifica quando l’autore comprende la conoscenza esplicita e questa diventa parte integrante del suo bagaglio culturale. L’internalizzazione aumenta la capacità dell’autore di sviluppare nuove conoscenze tacite, cosa che riporta poi al principio della socializzazione.

La spirale nel modello sta a significare il fatto che ogni volta che la conoscenza si diffonde, il ciclo interagisce e cresce.

La conoscenza in Humaneuropecapital

In Human Europe Capital viene preso in considerazione un termine “conoscenza” che ricorda il tacit knowledge e identifica una conoscenza non codificata, non contenuta in testi o manuali, non gestita attraverso flussi comunicativi strutturati; ma una conoscenza che esiste nella testa degli individui, che nasce dall'esperienza lavorativa o negli studi e che - come tale - si collega alla capacità di comprensione dei contesti di azione, intuizioni, sensazioni che difficilmente possono essere comprese da chi non condivide tale esperienza.

Come “Conoscenza” la Treccani intende: “Comprensione, elaborazione e assimilazione di nozioni. Si differenzia dalla semplice informazione poiché implica un processo attivo di rielaborazione e apprendimento”.

Inoltre, l'illustre enciclopedia differenzia più tipi di “conoscenza”.

Conoscenza come bene pubblico

In ambito economico, l’aspetto rilevante della conoscenza è la sua natura di bene pubblico, che comporta il verificarsi di fallimenti di mercato, sotto forma di esternalità positive. Un celebre esempio di tale fenomeno è il paradosso di K.J. Arrow, secondo cui l’informazione non è appropriabile e quindi, una volta rivelata, perde il suo valore.

Conoscenza codificata e conoscenza tacita

Alcune caratteristiche influenzano il trasferimento, la diffusione e l’utilizzo della conoscenza, che non è un bene omogeneo. Una distinzione fondamentale è quella tra codificata e tacita. Esempi della prima sono un teorema scientifico o una formula chimica, cioè casi in cui la conoscenza può essere rappresentata e quindi trasferita tra individui (o imprese). Il trasferimento può avvenire attraverso un supporto fisico quale un libro, un manuale tecnico, un sito web, oralmente oppure tramite una conversazione, un corso o una lezione

La classificazione della conoscenza per contenuti

La letteratura sulla gestione della conoscenza la classifica anche a seconda dei contenuti. Per esempio, il know-what è molto vicino al concetto di informazione composta da fatti e nozioni. Questo tipo di conoscenza è quindi altamente codificabile e facilmente diffondibile. Il know-why è più profondo e guarda all’individuazione delle cause di certi fenomeni, come, per esempio, le leggi e i principi della fisica. È caratterizzato da un elevato grado di specializzazione ed è molto importante per l’avanzamento tecnologico. Un terzo tipo è il know-how (anche detto conoscenza procedurale), che include competenze e capacità pratiche. È importante notare che questo ‘saper fare’ non si riferisce solo a capacità manuali, ma anche intellettive e gestionali. Questo tipo di conoscenza è intrinseca all’individuo, quindi non è codificabile e trasferibile solo attraverso la mobilità e la rilocazione del personale. Infine, viene anche considerato il know-who, che include la capacità di sapere “chi sa cosa” e “chi sa come fare cosa”. Questa conoscenza si costruisce attraverso l’interazione sociale, è quindi interna agli individui e alle organizzazioni e pertanto chiaramente tacita.

Conoscenza e apprendimento

L’apprendimento è la capacità di creare, acquisire e accumulare conoscenza. In economia, concetti quali conoscenza e apprendimento sono utilizzati per rappresentare l’impresa e spiegarne la performance (sia positiva, sia negativa). Un’impresa, quindi, è considerata un’organizzazione caratterizzata da uno specifico insieme di conoscenza che le permette di operare. Tale insieme dipende dall’esperienza degli individui che la compongono (e a loro volta dalle loro competenze e conoscenza), dal contesto in cui operano e dalle proprietà del processo di apprendimento. Ogni impresa possiede, quindi, una base di conoscenza unica e difficilmente replicabile, che determina la sua produttività e redditività.

 

Fonti:

Nonaka, I.; Takeuchi, H. (1995), The knowledge creating company: how Japanese companies create the dynamics of innovation, Oxford University Press, New York
http://www.imlearning.it/nonaka-takeuchi/
http://www.treccani.it/enciclopedia/conoscenza_%28Dizionario-di-Economia-e-Finanza%29/
https://it.wikipedia.org/wiki/Kenneth_Arrow

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