Maggio parte con una festa, quella del primo maggio, dove in un modo o nell'altro ci si rilassa bevendo del vino, e termina con l'ultimo weekend in cui in tutta Italia si celebra la festa del vino, chiamato Cantine Aperte.

Questo maggio 2020 sarà diverso, lo ricorderemo per le speranze infrante, per il sogno non vissuto, e per i canti e i balli lontani, fatti in solitaria in cui il brindisi è solo accompagnato dal gesto, dall'intesa degl'occhi, dei sorrisi e del rimpianto.

Sedersi a tavola, da soli o in compagnia, fa parte del nostro atto quotidiano, in cui consumiamo un pasto, che per noi diventa un momento serio, circoscritto, sacrale. Ma lui, il nostro buon vino, non sa far altro che arricchire i nostri pensieri, con gusti nuovi e conosciuti, che ci trasportano a quei ricordi futuri e non troppo lontani, che sicuramente torneranno, forse non in questo Maggio, forse neanche a Giugno, ma torneranno. E noi sapremo ancora apprezzarlo, sempre più, sempre con maggiore coscienza, del mondo che cambia e noi insieme ad esso.

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