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libreria ingegneria

06 Mar 2018

Eugenetica, razzismo e antisemitismo: l'odio nazista

Scritto da

La realtà dei fatti è caos: soltanto grazie ad una scala di valori riusciamo a comprendere la realtà. I valori che devono comprendere la realtà sono storicamente, socialmente e individualmemnte relativi.

La relazione con i valori è inevitabile e condizione imprescindibile di qualsiasi conoscenza; in altre parole, il termine cultura riesce a raccogliere una realtà priva di senso e a darglielo. Nessuna conoscenza è in grado di dare apprendimento senza presupposti. Tali presupposti non sono annoverabili da alcuna legge scientifica.

I postulati per i fatti storico-sociali possono essere utili solamente a chiarire determinati eventi. Quando si studia un caso storico particolare bisogna far emergere la condizione specifica del fenomeno.

La casualità non è sufficiente per comprendere la realtà storico sociale; ci si deve basare in maniera oggettiva sulla volontà di comprendere e non di giudicare.

 

WALL

 

Rapporti tra paura, eugenetica e razzismo.

Vari decenni prima dell' avvento del nazismo, medici, psichiatri, scienziati e professori di molti Paesi pensavano che la società urbana industrializzata fosse costituta dalla degenerazione biologica perchè aumentavano sempre di più i casi di persone con comportamenti antisociali, delinquenziali o problemi fisici trasmessi in maniera ereditaria.

Si riteneva infatti che il responsabile fosse il plasma germinativo difettoso piuttosto che l'ambiente stesso o altri fattori sociali.

Pertanto le società dell' epoca temevano sempre il proprio vicino.

I francesi temevano il più alto tasso di natalità della Germania, la Germania temeva le "orde" slave; l' emigrazione quindi rappresentava una fonte di ansia genetica in parecchi livelli della società.

Gli eugenisti temevano di perdere il genere "giusto" di persone e di acquisire quello "sbagliato". Ad esempio nel Nord America gli anglosassoni erano scontenti delle migrazioni dall' Europa dell' est e del sud definendola "spazzatura bianca". I primi pionieri dell' eugenetica trovarono cattedra universitaria nel 1909 presso University college di Londra e il primo istituto per la biologia razziale nacque ad Uppsala, in Svezia, nel 1922 . A partire dal 1899 dagli USA si iniziò ad approvare la sterilizzazione dei disabili. A loro volta gli eugenisti tedeschi si erano entusiasmati per le leggi americane sulla sterilizzazione e per la legge sulla limitazione dell' immigrazione: una legiferazione simile avrebbe mantenuto fuori dalla Germania gli Ebrei e gli europei del sud.

Questi studi furono subito assorbiti senza nessuno sforzo dal nazionalsocialismo: gli eugenisti americani e loro colleghi tedeschi sottolineavano gli enormi costi che queste persone avevano sulla società.

Tuttavia questi studi non ebbero solo un risvolto scientifico ma intaccarano anche la politica e la società, ottenendo consenso sui generis. Sebbene si pensi solitamente che gli eugenisti siano antisemiti e che vogliano creare individui nordici, troviamo tra loro anche frange socialiste. Infatti nella Gran Bretagna del 1931 riscontriamo che i socialisti volevano controllare la classe operaia. L'eugenetica infatti è multisfaccettata e presenta diversi aspetti a seconda del "clima" pubblico dei tempi.

Se, ad esempio, i cristiani non gradivano il suono delle morali progressiste o dell' idea di ridurre il costo delle cure, difficilmente potevano essere in disaccordo con l' enfasi posta dall' eugenetica su un' attenta riflessione riguardante i matrimoni, le nascite e uno stile di vita moderato. Gli eugenisti di entrambi gli schieramenti erano d'accordo sull'idea di trovare opportunità di pianificare e controllare il futuro delle collettività biologiche attraverso provvedimenti genetici inseriti nel sistema sanitario della nazione.

Posso discutere infine dei rapporti tra eugenetica, razzismo nazista e scienza.

Il nazismo che acconsentiva alle politiche eugenetiche era per lo più una questione di fede: tale affermazione la posso motivare perchè scienziati più eticamente consapevoli e responsabili usarono il metodo scientifico per mettere in dubbio le teorie eugenetiche.

Il fatto che psichiatri, medici e professori conducessero esperimenti diretti sulle persone, significa che le malattie che avevano colpite queste ultime, erano dovute a fattori esterni e che quindi erano curabili. L'umanità moderna veniva pertanto incolpata dei problemi del presente e della rovina a lungo termine della razza, cui ci si sarebbe trovati di fronte se si fossero ignorati i "dettami primordiali della natura".

Tuttavia questo non spiega la gamma di politiche razziali naziste che portarono alla sterilizzazione di 400.000 persone in dieci anni e allo sterminio di circa 15 milioni di persone. Tali politche hanno un retroterra dovuto ad un cambiamento del clima morale. In Germania, e in tutta Europa dopo la Prima Guerra Mondiale, si ha un abbruttimento dei sentimenti, un vasto senso di ingiustizia e un risentimento in merito ai costi economici e alle perdite umane. Il tutto unito ad una lampante crisi economica. Ciò ha portato ad avere un sistema di natura preventiva anziche un sistema di natura assistenziale.

L'odio nazista quindi non si basava solo su concezioni strettamente legate all' antisemitismo bensì su una plurarità scientifica cosapevole.

La violenta riorganizzazione etnica che ha avuto luogo dopo l'avvento del nazismo ha portato ad un omicidio umano senza precedenti. L'assassinio umano fu condotto tramite il trasferimento forzato di intere popolazioni ma allo stesso tempo in maniera diretta ed immediata che rende lo studio difficile da spiegarsi. Posso però dire che lo sterminio nazista fu un progetto biologistico, un dramma sui generis sia per l'estrema pericolosità attribuita al nemico, sia per i mezzi usati per colpirlo.

Il caso "Varsavia"

A sostegno di tale ipotesi il 9 novembre 1939 ad Ostrow, centro a nordest di Varsavia, scoppiò un incendio che si propagò rapidamente dato che le case erano in legno.

Il Gaulaiter nazista del luogo fece circolare la voce che erano stati gli ebrei, proprio mentre 10 ebrei del luogo stavano spegnendo le fiamme. I funzionari del partito nazista, poliziotti e soldati si radunarono e si misero a colpire gli ebrei. Il giorno 10 novembre gli uomini del battaglione di polizia arrestarono tutti gli Ebrei di Ostrow perchè bisognava immediatamente fare "giustizia". Non fu condotta alcuna inchiesta e nemmeno fu fatto un processo. I 364 Ebrei del luogo di cui 156 uomini e 208 fra donne e bambini furono assassinati. Un anno dopo la notte dei cristalli, membri del partito e SS, misero in atto un omicidio organizzato senza alcun tipo di ordine dall' alto.

Qual è allora il ruolo esatto del regime centrale a Berlino nei confronti dei micro genocidi a livello locale che avvennero nei paesi occupati del terzo reich?

Adolf Hitler in una conversazione del 22 agosto 1939 all' Obersalzberg disse:

..." la nostra forza ha a che fare con la nostra rapidità e con la nostra brutalità. Gengis Khan ha condannato a morte milioni di donne e bambini, in piena coscienza e a cuor leggero. La storia non si ricorda che del grande fondatore dello stato. Io non mi curo di ciò che dice di me la debole civiltà europea occidentale. Ho dato un ordine e fucilerò chiunque formulerà una sola critica: L'obiettivo della guerra non sarà di raggiungere una data linea , ma di annientare fisicamente l'avversario. A questo scopo ho dispiegato nell' est le Totenkopf; esse hanno ricevuto l' ordine di eliminare molti uomini, donne e bambini di stirpe e lingua polacca . E' il solo modo che abbiamo di conquistare lo spazio vitale di cui avremo bisogno. Chi parla ancora oggi del massacro degli Armeni?" ....

Questa affermazione è molto importante per tre motivi: il primo perchè Hitler aveva autorizzato i massacri prima che la guerra avesse fisicamente inizio; le S.S. sapevano cosa avrebbero dovuto fare e che i massacri si sarebbero svolti con deportazioni, marce della morte e fucilazioni.

LA CONFERENZA DI WANNSEE

La cosiddetta conferenza di Wannsee fu la riunione di alcuni rappresentanti degli uffci governativi e della polizia del reich tenuta in una villa vicino a Berlino il 20 gennaio 1942. Lo scopo della riunione, convocata dal direttore del reichssicherheitshauptamat Reynhard Heydrich era di coordinare i vari uffici e dipartimenti alla soluzione finale del problema ebraico. Si mirava quindi ad una vera e propria industria della morte, dalla quale peraltro sarebbero confluiti peraltro enormi capitali nelle casse SS.. Una questione economica quindi oltre che razziale e politica.

Il perchè dell'odio culminato nella Germania nazista è dovuto al fatto che nell' anno 1900 in Germania gli studenti ebrei che conseguivano la maturità erano otto volte maggiori rispetto a quelli tedeschi, cento anni prima la differenza era ancora maggiore. Questo significava che la comunità ebraica si era dotata molto tempo prima di licei. La crescita della comunità ebraica aveva creato un forte segno di diversità nella comunità tedesca. Secondo Aly Goetz (storico e giornalista tedesco) per capire veramente l' antisemitismo bisognava capire che gli ebrei in Germania erano ciò che i tedeschi non erano. Loro possedevano da tempo ciò che che le popolazioni germaniche non riuscivano ad avere: radici antiche, lingua comune e tradizioni estese e condivise. La creazione di uno stato di polizia è quindi conseguenza diretta di una forte insicurezza alla base del reich nazista.

Il partito NSDAP non dovette fare altro che incollare tra le diverse parti sociali un antisemitismo già in gran parte presente nella Germania, perchè come ho già scritto precedentemente le premesse furono gettate molto prima: la modernità pseudo-scientifica dava odio e discriminazione, antichi pregiudizi religiosi, paura del progresso da parte dei ceti più tradizionali, paura del diverso dei nazionalrivoluzionari.

Tutto ciò ha creato quindi la base dogmatica del nazionalsocialismo.

Il regime non ha dovuto fare altro che togliere la responsabilità ai propri sentimenti antisemiti rendendoli legali.

Si può dire quindi che il regime nazista fu un'ideologia di potere pianificata a tavolino e condivisa. Infatti al momento della presa di potere trovò al proprio fianco i cattolici del monsignor Kaas, i nazionalisti di Hugenberg e i conservatori di Von Papen.

Dal punto di vista economico il partito trovava al proprio fianco i più grandi nomi dell' industria tedesca : Gustav Krupp, Karl Bosch, Georg von Schnitzler e Albert Vogler.

Omer Bartov (docente universitario all' università di Tel Aviv e all' università di Oxford) sostiene che tra le due guerre mondiali si è completato il passaggio tra industril killing e industrial murder, il primo significa legittimare produzione in massa di armi mentre il secondo legittimare un genocidio di massa.

Il filo conduttore sta quindi in una legittimazione condivisa socialmente, culturalmente e scientificamente.

CONCLUSIONI

Lo storico Georges Bensoussan sostiene che la memoria dei fatti ebraici e dello shoah viene troppo strumentalizzata. Un uso politico della memoria che diventa come un trolley dove metterci dentro ogni cosa, dalla discriminazione dei gay alla persecuzione dei Curdi o altro ancora.

Nella sua ottica si assiste ad una trivializzazione, banalizzazione operata da chi non non è informato e non ha vissuto. Come accade quando si paragonano gli Ebrei del 1940 agli omosessuali di oggi.

La cosa più grave però è la degiudaizzazione della memoria , ovvero evocare la memoria senza mettere al centro il popolo ebraico. Questo avviene quando si omette la parola "ebreo". Perchè?

L'Israele è malvisto. È incredibile la somiglianza tra lo schema antisemita di ieri e lo schema anti israeliano di oggi. Il meccanismo mentale è identico.

Bisogna ricordarsi che la Memoria della Shoah ha generato - e genera ancora - sensi di colpa enormi, difficili da digerire. Per sbarazzarsi da questo senso di colpa bisogna trasformare le vittime in colpevoli.

Per arginare quindi l'odio bisogna ascoltare, abbatter i muri dell' indifferenza e avere una spinta intergenerazionale, esplorare la differenza.

Il sociologo francese Pierre -Andrè Taguieff sostiene che non sappiamo ciò che stiamo facendo perchè i nostri governi sembrano aver dimenticato il messaggio delle costituzioni europee perchè proprio le burocrazie statali consenzienti hanno permesso l'ascesa del nazismo in Europa.

Bisogna quindi rimettersi a vigilare in maniera strumentale sull'ottusità degli apparati amministrativi.

Quotidiamente quindi dobbiamo indagare sulla differenziazione fisica, civile e culturale sulla base degli eventi passati.

 

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Christian Giogoli

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