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libreria ingegneria

16 Mag 2017

Happy birthday Human Europe Capital! Scriviamo per noi, ma sono tutti invitati

Scritto da

Da dove partire per il mio primo articolo? Come presentare HumanEuropeCapital, HEC per i lettori, per fare gli Auguri al meglio?

Beh, dal principio.

Non mi ricordo che giorno fosse precisamente, ma direi un sabato di inizio aprile 2016. Dico un sabato perché mi ricordo che ero a Bologna, mia città di origine. Io non lavoravo lì, ero Sales Analyst in un’impresa americana del settore televisivo lontano dal capoluogo felsineo. Mi occupavo di statistiche commerciali e finanziarie, controllo di gestione e business plan in genere.

In un sabato di primavera, dicevo, ho preso un caffè con amici e tra di loro c’era Margherita Forlani, ingegnere, che stava lavorando ad un progetto abbastanza complesso per il suo dottorato di ricerca presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. Il lavoro, trattato anche in un suo saggio su questa piattaforma, era sulle articolazioni del corpo umano. Ingegneri e medici collaboravano per capirne il funzionamento. Mi ha spiegato che i passi fatti nel settore sono da gigante e mi ha fatto cenno all'applicazione della teoria utilizzata per i robot come metodo d'innovazione. Sempre piú diffusi sono i problemi alle articolazioni (interventi, protesi, ecc.) e in un futuro molte persone potranno beneficiare dei progressi legati a queste ricerche. Dal semplice interesse sull’argomento, si è passati a parlare della vita accademica e della situazione economica complessa dei laureati impegnati in un dottorato di ricerca. La maggiore parte di essi percepisce soltanto una borsa di studio che supera di poco i mille euro al mese. Discorso arcinoto e stradiscusso sicuramente anche tra i lettori.

Quindi, tanto per essere pedante, ho approfondito il tema ancora un po’. Poi si da il caso che il sottoscritto sia un uomo di numeri e come una persona che contribuisce al miglioramento delle articolazioni umane guadagni poco, seriamente non riesce a risultargli chiaro. L’argomento si potrebbe liquidare con un superficiale “ questo è il mondo occidentale moderno” .

Il collegamento economico e qualunquista con personaggi dello spettacolo della tv, blogger più o meno seri del mondo del web è istantaneo per ognuno di noi. Prendiamo la supernota Chiara Ferragni, come si legge da wikipedia ( anche qui fonte più o meno attendibile ) non si è laureata dato “per via dell'abbrivio preso dal suo blog The Blonde Salad, creato nel 2009.” Non me ne volere Chiara, Oscar Wilde ha scritto che l’importante è che se ne parli. Senza contare che ti seguo volente o nolente un po’ ovunque con molto piacere. Mi ricordi un po’ Berlusconi negli anni 2000, o con te o contro di te. La parte focale è il “te”.

 

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Ma continua a ronzarmi in testa che uno che cura un tuo parente alle articolazioni, dando la possibilità di camminare a chi si era ormai abituato alla sedia a rotelle, non avrà un decimo dei tuoi follower su Instagram e forse non avrà neanche un reddito decente per arrivare a fine mese. C’è qualcosa che non mi quadra. Mi verrebbe quasi da dire, Chiara pensaci tu!

E invece no, ci pensiamo noi.

Fortuna che Guccini nel 1976 cantava che “mia madre non aveva poi sbagliato a dire che un laureato conta più di un cantante”. J-Ax ed Emis Killa nel 2013 cantavano però il contrario: “per ora le mie canzoni pagan meglio di una laurea alla Bocconi”. Il Prof. Guccini, che i teatri li riempiva 40 anni prima , fortunatamente viene a sostegno della mia riflessione. Giusto per continuare la parentesi musicale, J-Ax richiama Guccini in più di un pezzo, a dimostrare che l’ex Articolo 31 è un provocatore molto dotto nel panorama della musica Italiana. Ma allora cosa c’è che non torna? Ma poi chi lo dice che non torna qualcosa? E' invidia? La discussione è apertissima.

Arriviamo quindi pure al luogo comune al completo, “c’è più possibilità che abbia un reddito elevato un blogger che parla del più e del meno, ma seguitissimo, che un dottorando che cura le articolazioni umane”. Perché le persone oggi seguono i social, la televisione e i mezzi di comunicazione. Quindi oggi uno che cura le articolazioni non fa notizia, una blogger sì. E anche gli interessi economici si muovono in quel senso.

Dunque perché non dirlo noi? Creiamo una piattaforma che porti la voce dalla strada di chi studia e lavora tutti i giorni. Una piattaforma che informi e che sia seguita. E informi di cosa? Di ogni disciplina, siamo tutti HumanEuropean. Ma perché proprio HumanEuropeCapital? Human perché riguarda l’umanità, Europe perché nasce in Europa e Capital perché si parla di capitale umano. Chiunque voglia parlare di una disciplina che lo appassiona o che è il proprio settore lavorativo ha a disposizione uno strumento autorevole. Chi dà alla piattaforma l’autorevolezza? Gli autori, un po’ come se fosse un algoritmo. Un metodo iterativo dove gli autori scrivono e danno autorevolezza ad altri autori. Chi decide se sono autorevoli? Le regole. Citare le fonti, scrivere in maniera tecnica o meno. Gli articoli devono essere corretti nella forma e nel contenuto. Le proprie opinioni sono benaccette, ricordando che la libertà di parola finisce dove inizia quella altrui.

Una sera -sempre come passione dopo l’orario di lavoro- ho chiesto all’Ing. Luca Xerri, manager del settore petrolifero in Angola, un appuntamento. Luca è un manager espatriato di una nota società petrolifera francese. Era di passaggio in Italia, gli ho parlato del progetto Hec e ha pubblicato in inglese un articolo riguardante l’Epatite C. Infatti appartiene per passione e per interesse extralavorativo ad una associazione che aiuta i malati, fornisce supporto psicologico, materiale e informazioni. Dopo aver preso accordi su come si poteva impostare un articolo che fosse una vetrina per un aiuto in più ai malati, abbiamo parlato della piattaforma.

La definizione più interessante è stata: “Hec assomiglia ad un professional network, solo che non si basa sul tuo cv e su quello che affermi di aver fatto, ma su quello che scrivi negli articoli. Inoltre non è un vero e proprio social network che con gli allert, la messaggistica instantanea e altri accessori perderebbe di autorevolezza sia nella piattaforma sia negli autori".

Mi piaceva così tanto questa definizione che gliel’ho fatta ripetere e ce l’ho ancora registrata sul telefono. Purtroppo non avevo carta e penna, quindi ben venga la tecnologia.

HumanEuropeCapital, scrive per gli autori, ma sono tutti invitati.

 

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Fonti:

www.humaneuropecapital.com/tecnologia

www.humaneuropecapital.com/societa

wikipedia.org/wiki/Chiara_Ferragni

https://aphorismos.jimdo.com

www.youtube.com

www.youtube.com

Stefano Marcheselli

E' il fondatore di HumanEuropeCapital.

Laureato presso l'Università Bocconi di Milano, specializzato presso la Luiss Guido Carli a Roma, ha finito il percorso accademico presso l'Ecole de Commerce Solvay a Bruxelles.

Attualmente lavora come consulente in una consulting finanziaria a Milano.

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