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libreria ingegneria

02 Ott 2017

Mythodes e fake news: un problema, tanti nomi

Scritto da

Tucidide, nel V secolo a.C., lamentava il fatto che "gli uomini accettano egualmente l'uno dall'altro, senza esaminarle, le tradizioni sugli avvenimenti del passato, anche se riguardano la loro città". La circolazione di notizie false e l'affidabilità delle fonti erano già importanti questioni su cui interrogarsi e lo storico le esamina nei capitoli XXI e XXII del primo libro della sua opera principale, le "Storie":

si sottolinea come chiunque si accinga a scrivere del passato debba prestare attenzione nello scegliere tra più versioni dello stesso fatto, condizionate da fattori quali la lontananza nel tempo dell'evento, nonché le simpatie e le condizioni psicofisiche dei testimoni. Inoltre, nel riportare la Storia non si deve cedere alla tentazione di ingigantire i fatti, al punto da renderli talvolta inverosimili, ma bisogna mantenersi aderenti alla realtà.

Questo problema, che Tucidide si pone riguardo ciò che è stato, è quantomai più attuale e grave oggi: viviamo nel secolo della cosiddetta "instant history" ed il tempo che abbiamo a disposizione per renderci conto dell'attendibilità delle notizie è notevolmente diminuito. Così negli ultimi anni è esploso il caso delle fake news: quelle che fino a poco tempo fa erano considerate mere teorie complottistiche, come le dimostrazioni che lo sbarco sulla Luna e l'attentato dell'11 settembre non fossero mai avvenuti, oggi agiscono con tale veemenza sull'opinione pubblica da condizionare alcune delle principali decisioni delle nostre vite, si pensi, a livello locale, alla disinformazione sulle vaccinazioni e, a livello mondiale, agli "alternative facts" che accompagnano l'amministrazione Trump.

fake news

Per cercare di porre un freno all'ormai incontrollata diffusione di bufale, il mondo di Internet ha messo in vigore misure più severe, ad esempio Facebook ha introdotto maggiori criteri per segnalare violazioni nella pubblicazione di post e la piattaforma Google ha iniziato una collaborazione col Ministero della Salute italiano per rimuovere le fake news relative ai vaccini. Tuttavia questi siti si servono di algoritmi sensibili a determinate parole e non, ovviamente, al contesto in cui sono usate, più spesso nuocendo a chi combatte la disinformazione piuttosto che fermare chi la pratica. È quindi necessario sviluppare una propria capacità critica e l'abilità di distinguere una notizia falsa da una vera, basandosi sulle caratteristiche con cui ciascuna si presenta: è molto interessante per quest'ultimo scopo la rubrica, introdotta quest'anno all'interno di Superquark, "Psicologia delle bufale", curata dal segretario del CICAP, Massimo Polidoro.

In conclusione, è importante ed è un dovere impedire che il passato ed il presente vengano alterati: la propaganda basata su notizie false è sempre stata uno dei punti fondamentali di qualsiasi totalitarismo. "Chi controlla il passato, controlla il futuro: chi controlla il presente, controlla il passato", così recita lo slogan del Partito in "1984" di George Orwell.

Non lasciamo che il nostro presente cada nelle mani sbagliate. 

Fonti:

www.boomlive.in

 

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Lisa Pitrelli

Nata nel 1996, laureanda in lettere classiche presso l'Alma Mater Studiorum di Bologna. 

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