Autori: 66 | Articoli: 264

 

Accedi Diventa un autore!

Login

Username *
Password *
Ricordami

Registrati

I campi contrassegnati con (*) sono obbligatori.
Nome e cognome *
Username *
Password *
Verifica password *
Email *
Verifica email *
Captcha *

Chi siamoWhere  |  L'ideale  |  GovernanceVision  |  Partner  | Autori  

libreria giurisprudenza

20 Nov 2020

La reputazione dei minori nell’era del digitale

Scritto da

La reputazione dei minori nell'era digitale
Quanti sono i minori che nel mondo, ogni giorno si connettono a internet, utilizzano i social network o utilizzano app che con l’ausilio di internet carpiscono i loro dati?
Difficile quantificare, ma secondo le stime dell’UNICEF del 2018 parliamo circa del 71% dei minori di tutto il mondo; in Italia secondo Save the Children il 54% dei bambini tra i 6 e 10 anni utilizza la connessione da casa al pari del 94% degli adolescenti. 

Una simile esposizione all’utilizzo delle nuove tecnologie, oltre a creare lavoratori sempre più digitalizzati e avvezzi all’uso delle sempre più imponenti architetture di rete o all’utilizzo dei social può mettere in pericolo i minori mettendoli potenzialmente in contatto con diversi soggetti spesso non identificati o identificabili.Rispetto a questo il legislatore non ha ancora definito con attenzione come le nuove tecnologie possano o meno interferire nella vita privata dei minori; sta alla giurisprudenza quindi tracciare il solco in cui deve andarsi a decrivere la salvaguardia della reputazione dei minori davanti alle ingerenze degli adulti siano essi a conoscenza o meno del danno e del disvalore sociale delle proprie condotte.

Sharenting
Sharenting è il nome con cui viene definito l’atto di condividere (share) immagini dei propri figli da parte dei genitori (parenting). Spesso sono proprio i genitori a mettere anche sui social immagini dei propri figli anche minorenni esponendoli, con estrema ingenuità, anche agli sguardi di chi così ingenuo non è.
Negli ultimi anni la giurisprudenza si è allineata su un principio comune già presente nella Convenzione ONU dei Diritti del fanciullo del 1989: ossia l’evitare le interferenze nella vita privata del minore.

Digital Kidnapping
Il digital kidnapping o “rapimento digitale” è il comportamento di chi ruba la foto di un minorenne online e la pubblica come se fosse propria (integrando tra l’altro l’ipotesi di reato ex art 494 del codice penale e quindi Sostituzione di persona); quella che viene creata è una vera e propria identità digitale alternativa.
La condotta appena descritta si iscrive in diverse ipotesi di reato che vanno dalla condivisione di immagini erotiche o atte all’eccitazione sessuale del soggetto o ancora ai reati del mondo della pedopornografia.

diritto digitale

In conclusione
Ciò che è necessario valutare, quindi, è sempre e comunque l’implicazione della pubblicazione di immagini di minori online: può avere un risvolto negativo sulla sua reputazione? Quell’immagine da chi sarà vista, chi potrà nel caso salvarla e utilizzarla?

 

 

Fonti
Sent. Cass. 2210/2000
Sent. Cass. 5874/2013
Sent. Trib. Mantova 20.09.2017
Sent. Trib. Roma 23.12.2017
Sent. Trib Rieti 07.03.19

 

 

 

Human Europe Capital è un sito di lettura. I professionisti e gli appassionati di una disciplina possono pubblicare i loro studi, le loro riflessioni e i loro racconti.

È un generatore di idee e di spunti di riflessione. Gli articoli nelle materie indicate possono essere tecnici o generalisti. Per addetti ai lavori o per tutti.

Human Europe Capital siamo tutti noi uniti. Anche con pensieri e idee diverse.

Per info:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

human logo

Andrea D'Ambrosio

Classe 1992, Perito Aziendale Corrispondente in Lingue Estere, Laureato in Giurisprudenza presso Alma Mater Studiorum.

Oggi, avvocato specializzato in diritto digitale ma prima di tutto fixer: cerco di risolvere problemi

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

inglese francese  spagnola  tedesca  portoghese  norvegese  albanese  mandarino  cantonese  giapponese  arabo  russia  coreasud  coreanord
Chi siamo | Autori